Radiestesia e Radionica

 
L’uomo tende a cercare sempre delle risposte chiare, precise, assolute, per un
suo tentativo di controllo sulla materia, per una sua atavica paura dell’ignoto e
dell’imponderabile.
D’altra parte, però, deve arrendersi all’evidenza che anche la materia è inconoscibile
e incontrollabile.

Sia la radiestesia che la radionica rappresentano il legame esistente tra l’uomo e l’Universo, sono “stati” di risonanza e di percezione con l’Universo.

La radiestesia rappresenta l’aspetto ricettivo: è il percepire a distanza; mentre la radionica è l’aspetto attivo: è l’agire a distanza, comprendendo che alla base vi è un campo di energia divina, non sempre percepibile, ma assolutamente reale, che contiene e unisce tutto ciò che esiste, sia che l’essere umano lo veda o lo percepisca, sia che l’essere umano non ne sia cosciente.

 

RADIESTESIA

 

L’uomo tende a cercare sempre delle risposte chiare, precise, assolute, per un suo tentativo di controllo sulla materia, per una sua atavica paura dell’ignoto e dell’imponderabile.

D’altra parte, però, deve arrendersi all’evidenza che anche la materia è inconoscibile e incontrollabile.

La prima cosa da fare è focalizzare la questione da chiedere o la situazione con cui ci si vuole mettere in contatto e questo significa entrare nella banda corrispondente: c’è una domanda e, quindi, ci si deve mettere in sintonia, in contatto interiormente con essa.

L’energia della domanda, come ogni altra cosa, ha una sua propria vibrazione e il radiestesista deve sintonizzarsi su questa frequenza vibratoria. Per cui, se l’operatore riesce a sintonizzarsi sull’energia della domanda, ci sarà, e solo allora, un effetto sul pendolo (o altro strumento), che darà una risposta attraverso il suo movimento.

Poi, come si sa, non esiste una risposta corretta in senso oggettivo, in senso assoluto, ma solo una risposta giusta in senso soggettivo.

Ogni risposta è una forma di captazione personale della realtà, non è mai totale o vera in senso stretto, ma solo un’interpretazione soggettiva che passa attraverso la sensibilità percettiva del radiestesista.

Il meccanismo che permette il funzionamento della radiestesia (sia usando il pendolo o il biotensor o la forcella o il detector tattile o altro strumento) si chiama: “sintonia”.

Ogni essere, ogni oggetto, ogni punto materiale “risuona” con altri e con il resto dell’Universo.

La funzione del pendolo è quella di amplificare il segnale di risposta che il radiestesista riceve grazie alla sua sintonia con la frequenza vibratoria della domanda. Il radiestesista funge da antenna ricetrasmittente e fa da tramite fra l’energia della domanda e quella della risposta, e il pendolo che fa da terminale, amplificando il segnale vibratorio della risposta.

L’operatore radiestesista formula la domanda e dai livelli sottili all’interno dell’operatore si crea un segnale di risposta sotto forma di messaggio vibratorio che il pendolo, entrando in risonanza con l’operatore, amplifica attraverso il suo movimento visibile, rendendo la risposta comprensibile in base alle convenzioni stabilite dall’operatore.

Il pendolo funge sia da antenna che da “prolungamento” dell’operatore, ma, ovviamente, ci deve essere una sintonia tra l’operatore e il pendolo.

 

RADIONICA

 

Con il termine “radionica” si definisce una scienza considerata di “frontiera”, un metodo di diagnosi e di terapia energetica, applicabile a varie problematiche, i cui postulati hanno le loro radici in un lontanissimo passato.

Alla base della radionica vi è il concetto che tutte le forme di vita esistenti sulla Terra possiedono un campo elettromagnetico che mantiene e organizza la loro vita. Questo “campo di forza” è collegato a sua volta al campo elettromagnetico del nostro Pianeta.

Per gli scienziati, infatti, esiste un campo di energia che unisce tutto ciò che esiste nell’universo, e può essere considerato come il contenitore di ogni cosa; ogni singola parte di questo campo è collegata a tutte le altre e, contemporaneamente, rispecchia l’intero, e possiede le caratteristiche di un ologramma.

L’energia che permea il nostro universo non è statica, ma estremamente dinamica e, in accordo con gli enunciati di alcune filosofie e religioni orientali, come il Taoismo e il Buddismo, si è scoperto che ogni cosa nell’universo è in costante trasformazione. Dunque, nei suoi attuali postulati, la scienza moderna si avvicina alle antiche descrizioni del mondo.

La radionica può aiutarci a riportare l’unità nella nostra vita, aiutandoci a comprendere che siamo tutt’uno con l’Energia universale, recuperando in questo modo la perduta armonia.

Possiamo, in definitiva, affermare che tutta la materia è energia. Ci sono forme fisiche, solide, liquide, gassose, ma anche forme di energia più eterea, come le emozioni e i pensieri.

Le nostre emozioni e i nostri pensieri sono come creature che vibrano di vita propria, con un proprio campo energetico. Quando produciamo, sistematicamente, pensieri o emozioni disarmonici, prima o poi si creerà uno squilibrio energetico che, alla lunga, potrebbe sfociare in un malessere fisico.

Se è vero, infatti, che il pensiero crea la realtà, è utile imparare a utilizzare in modo positivo l’energia del pensiero e dell’emozione.

La radionica è una branca molto importante della radiestesia e si può affermare che questi due aspetti della stessa disciplina energetica siano tra loro complementari:

- la radiestesia rappresenta l’aspetto femminile e ricettivo;

- la radionica è l’aspetto maschile e attivo.

 

La radiestesia e la radionica sono discipline che si fondano sul presupposto che l’uomo è in grado di recepire, di conoscere e di comprendere dei messaggi, delle informazioni e delle realtà che, a livello razionale e mentale, sembrano irraggiungibili.