Gli strumenti in Magia

12.06.2014 16:19

Gli strumenti in magia

Alcuni degli strumenti della strega si sono guadagnati un posto fisso nella tradizione e nei miti contemporanei: bacchetta magica, scopa, calderone, ecc. Questi oggetti non sono indispensabili per praticare la magia, tuttavia arricchiscono i rituali e sono in grado di simboleggiare energie complesse. Gli strumenti non hanno alcun potere se non quello che noi gli diamo.

La Scopa: le streghe usano la scopa sia in magia che nei rituali, essendo un oggetto sacro sia al Dio che alla Dea. Probabilmente, a causa della sua forma “fallica”, la scopa diventò un potente strumento contro le maledizioni e contro chi praticava la magia nera. Appesa sopra la soglia di casa, la scopa fermava tutti gli incantesimi lanciati contro l’abitazione o chi vi dimorava. Una scopa messa sotto il cuscino portava sogni piacevoli e vegliava il sonno di colui che dormiva.

Le streghe erano accusate di volare su manici di scopa e questo venne considerato la prova della loro alleanza con le “forze del male”. Nell’idea comune, se una cosa simile fosse stata fatta davvero, sarebbe stato di certo un atto soprannaturale e opera del demonio; in contrasto con i semplici incantesimi di guarigione e d’amore che le streghe praticavano in realtà.

Oggi la scopa viene utilizzata nella Wicca, prima di un rituale si può spazzare per ripulire simbolicamente ed energeticamente lo spazio sacro prima di allestire l’altare per il rituale; durante l’atto dello “spazzare” le setole della scopa non toccano terra, e chi esegue la pulizia visualizza la scopa nell’atto di ripulire l’ambiente da tutti gli accumuli energetici, che si creano dove vivono gli esseri umani.

Dal momento che è un oggetto di purificazione, la scopa è collegata all’elemento Acqua, quindi viene utilizzata in tutti gli incantesimi d’Acqua, in quelli d’Amore e nelle pratiche psichiche.

Se si vuole costruire da se la propria scopa magica, è suggerito provare la vecchia procedura magica che prevede: un manico di frassino e fibre di betulla, legati con un ramo di salice. Il frassino è protettivo, la betulla è purificatrice e il salice è sacro alla Dea.

Al posto della scopa si può utilizzare un ramo raccolto da qualche albero o cespuglio (mentre si recide il ramo è utile dire una frase di ringraziamento alla pianta per il suo sacrificio), si può anche usare una piccola scopa fatta di aghi di pino.

La Bacchetta: è uno degli oggetti più importanti in magia, è stata utilizzata per migliaia di anni in riti magici e religiosi. È uno strumento di invocazione con il quale si possono chiamare il Dio e la Dea affinchè assistano al rituale; a volte viene usata per dirigere l’energia, per disegnare simboli magici o un cerchio nel terreno, si può usare anche per mescolare una pozione nel calderone. Rappresenta l’elemento Aria ed è sacra agli Dei.

Solitamente è la bacchetta che trova il suo utilizzatore, quindi non si deve avere fretta di trovarne una. È necessario trovarne una con cui ci si senta a proprio agio e con cui si riesca ad entrare in “sintonia”, poiché sarà infusa con le nostre energie e con il nostro potere.

Il Calderone: è lo strumento per eccellenza della strega. È un antico contenitore usato per cuocere, bollire e preparare infusi, traboccante di tradizioni magiche e di mistero. Il calderone è il luogo dove avvengono le trasformazioni magiche, la sorgente della vita, il Santo Graal, il brodo primordiale della creazione. La Wicca vede il calderone come simbolo della Dea, manifestazione della femminilità e della creatività. Simboleggia anche l’elemento Acqua, la reincarnazione, l’immortalità e l’ispirazione. È spesso un punto focale del rituale; durante i riti di primavera viene riempito d’acqua e fiori, in inverno si può utilizzare per accendervi dentro il fuoco e rappresentare il calore che ritorna e la luce del sole (il Dio) che esce dal calderone (la Dea).

Il calderone può essere uno strumento di divinazione riempiendolo d’acqua ed osservando nelle sue profondità.

Il Pentacolo: a differenza di quella che è stata per secoli la credenza popolare, il significato originale del pentacolo non è affatto negativo, o correlato alla figura di Satana. Il pentacolo venne infatti, come tutti i simboli pagani, trasformato in simbolo demoniaco o comunque legato alle forze oscure, con lo sviluppo della religione cristiana, la quale, non ammettendo religioni concorrenti, attuò qualsiasi tipo di strategia votata all'eliminazione degli altri culti.

Il pentacolo è una rappresentazione del microcosmo e del macrocosmo, combina cioè in un unico segno tutta la mistica della creazione, ovvero tutto l'insieme di processi su cui si basa il cosmo. Le cinque punte del pentagramma interno simboleggiano i cinque elementi metafisici dell'acqua, dell'aria, del fuoco, della terra e dello spirito. Questi cinque elementi sintetizzano quelli che sono i gruppi in cui si organizzano tutte le forze elementali, spiritiche e divine dell'universo. L'ultimo elemento, lo spirito, non è altro che l'energia mistica emanata da Dio; questa energia si elabora e si manifesta condensandosi e andando a costituire le particelle subatomiche della materia. È l'energia che compone tutto l'universo, e della quale l'uomo non sa spiegare l'origine, la Fonte.

Il rapporto tra i vari elementi rappresentati all'interno del pentacolo è detto essere una riproduzione in miniatura dei processi su cui si basa il cosmo. Questo processo inizia dall'elemento dello spirito, il quale si manifesta dando origine a tutto ciò che esiste.

La creazione si verifica partendo dalla Divinità e scendendo verso la punta in basso a destra, simboleggiante l'acqua, ovvero la fonte primaria e sostentatrice della vita sulla Terra.

Dall'acqua ebbero origine le primissime forme elementari di vita, le quale poi evolsero con il passare dei millenni staccandosi dall'elemento primordiale. Dall'acqua il processo creativo risale verso l'aria, la quale rappresenta le forme di vita sufficientemente evolute da potersi organizzare da sole, prendendo coscienza del proprio se.

Questi esseri, dalla loro innocenza originaria, si evolvono e si organizzano moralmente e tecnologicamente, procedendo lungo la linea orizzontale verso la terra a destra.

La terra simboleggia il massimo grado di evoluzione che un'epoca può supportare, quando questo diviene troppo ingente avvengono delle ricadute, sotto vari punti di vista, ma innanzitutto sotto il profilo spirituale. L'essere si allontana dallo spirito, degradando verso il basso, il fuoco, simboleggiante l'apice della degenerazione. In seguito alla depressione avviene però sempre una ripresa, un ritorno alle origini, in questo caso allo spirito, l'essere umano riscopre la spiritualità.

Il pentacolo è di solito un pezzo piatto di ottone, oro o argento, legno, cera o creta sul quale è inciso il pentagramma, o stella a 5 punte, che è stata usata in magia per millenni. Nella Wicca rappresenta l’elemento Terra ed è lo strumento su cui si appoggiano altri oggetti perché vengano ritualmente consacrati. Vengono appesi sulle porte e sulle finestre come protezione o utilizzati nei rituali per attirare denaro e abbondanza (visto il suo legame con la terra). Radica tutte le energie che invitiamo e dirigiamo, le racchiude e impedisce loro di vagare senza scopo nell’Universo. In pratica, agisce come uno strumento della manifestazione.

Il Libro delle Ombre : è il manuale che contiene invocazioni, rituali, incantesimi, rune, le regole che governano la magia, e così via. Nel passato, il libro delle ombre veniva tramandato da strega a strega, mentre oggi è possibile creare il proprio libro delle ombre in autonomia. Per fare il proprio Libro delle Ombre, andrà bene anche un quadernone, se non si riesce a trovare un libro con le pagine bianche. Scrivete semplicemente in questo libro tutti i rituali, gli incantesimi, le invocazioni e le informazioni magiche che avete composto, o trovato da qualche parte, e che vi piacerebbe conservare. Non sentitevi mai legati a quelle parole. Infatti, molte Streghe usano i raccoglitori ad anelli, rimescolando le pagine, aggiungendo o eliminando informazioni dal loro Libro delle Ombre a piacere. È una buona idea copiare a mano i vostri incantesimi e rituali. Non solo vi assicurate così di aver letto il libro completamente, ma vi consente anche una lettura più facile a lume di candela. Idealmente tutti i riti dovrebbero essere imparati a memoria (non c’è niente che distragga di più di dover leggere o dare un’occhiata al libro), o creati spontaneamente, ma se leggete i vostri riti, assicurate che la vostra copia sia leggibile al tremolio della fiammella.